Il progetto

Eulab con la propria squadra di professionisti qualificati è felice di offrire le proprie competenze teoriche e pratiche nella formazione di adulti che vogliono lavorare per raggiungere una solidità psicologica.

Attraverso Rilab è possibile far fiorire individui ed organizzazioni.
Attraverso la scienza della felicità, l’errore visto come apprendimento e non come fallimento e la Ludicità consapevole.

La produttività e il benessere delle organizzazioni (dalla famiglia all’azienda) dipende anche dal benessere di chi le porta avanti . È possibile aumentare la felicità sul lavoro, creare organizzazioni dove non ci siano più capi ma facilitatori, realtà in grado di gestire i problemi e non subirli.

I 5 RI

La scienza della felicità

Il framework di Ri-lab è una disciplina giovane: la Scienza della Felicità. La Scienza della Felicità è l’insieme di informazioni, ricerche e pratiche messe a disposizione da tutte quelle discipline scientifiche che hanno dimostrato che la felicità non è solo un’emozione, ma una competenza che può essere coltivata e allenataIl 50% della nostra felicità è scritta nei nostri geni, il restante 50% dipende dalle circostanze di vita e dalle nostre scelte, azioni e comportamenti intenzionali.  È su questo 50% che risiede la nostra responsabilità come individui e collettività.

+ chimica positiva - chimica negativa

La chimica positiva apre i centri dell’apprendimento, della creatività, della memoria e dell’ascolto. La chimica negativa chiude la visione , rende difficile risolvere i problemi e , soprattutto, fa male alla nostra salute.

Il nostro corpo produce una chimica positiva ogni qual volta che prova sentimenti come amore, rispetto, gentilezza, gratitudine, empatia, cooperazione e accoglienza o che i nostri bisogni di sicurezza, appartenenza e coesione sociale sono soddisfattiAl contrario sentimenti come ingiustizia, aggressività, indifferenza, competizione, giudizio portano il nostro corpo a produrre una chimica negativa.

+ noi - io

il Capitale Sociale è la nostra capacità di costruire relazioni solide e di fiducia nel tempo.

Coltiviamo il nostro capitale sociale quando cooperiamo, diamo supporto e ci sentiamo supportati, ascoltiamo, comunichiamo in modo non violento, siamo gentili, dedichiamo tempo agli altri o ci divertiamo insieme…

Lo sviluppo del proprio capitale sociale non riguarda solo il benessere emotivo, ma anche il benessere fisico, influenzando la salute del sistema immunitario e neuroendocrino, la resilienza, la capacità di affrontare stress e depressione.

La capacità di esprimere il meglio di sé dipende dalla capacità di relazionarsi nel gruppo e da come il gruppo si relaziona con l’individuo, aiutando a creare un ambiente di scambio e cooperazione che permette di raggiungere scopi e risultati comuni.

+ essere - avere

In Italia, prima di frequentare l’Università, dedichiamo circa 20 mila ore allo studio e di queste nemmeno una è impiegata a conoscere, capire e gestire il nostro essere. Se non impariamo ad intercettare i nostri bisogni e valori,  a cogliere che cosa ci appassiona e può essere coltivato per far fiorire i nostri talenti, se a lavorare con la nostra intelligenza emotiva, se non riusciamo a rispondere alla domanda: qual è il mio perché, il mio proposito di vita? Allora sarà difficile fare scelte sagge, coerenti ed efficaci

+ disciplina - caos

La felicità è un “muscolo volontario” e si allena attraverso pratiche. Parte della nostra difficoltà sta nel modo in cui utilizziamo la nostra mente, ma il corpo può aiutarci a guidarla. 

È  fondamentale avere una routine del benessere. Non c’è una ricetta uguale per tutti ma ricordiamo che le pratiche più efficaci ancorano la mente al corpo come ad esempio la coerenza cardiaca, il gioco, il divertimento e l’esercizio fisico.

LE ORGANIZZAZIONI POSITIVE

Le Organizzazioni Positive sostengono e sviluppano leader consapevoli del proprio scopo, che vivono il ruolo come servizio agli altri e hanno una propria routine del benessere.  Inoltre, le Organizzazioni Positive disegnano e implementano strutture,  processi e pratiche coerenti ed eque che generano benessere e felicità, riducono le gerarchie, aumentano i gradi di libertà e favoriscono il passaggio da una visione del lavoro ego sistemica a una eco sistemica.